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Il caffè: un imprevisto protettore della salute

Le prove scientifiche stanno mettendo fine alla cattiva fama che è stata attribuita al caffè per decenni. Secondo le ultime ricerche, il consumo di questa bevanda non solo non è dannoso per la salute del nostro cuore, ma può proteggerci dalle malattie cardiovascolari e dai tumori.

Questa è la conclusione del lavoro svolto dal National Institute of Health (NIH) negli Stati Uniti, pubblicato sul prestigioso New England Journal of Medicine, in cui un gruppo di più di 400.000 persone di età compresa tra i 50 ei 71 anni è stato analizzato per un periodo di 14 anni. La ricerca ha dimostrato che chi consumava caffè quotidianamente riduceva il rischio di morte per malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, ictus, diabete, infezioni e ferite. L’analisi ha osservato che le persone che hanno bevuto circa quattro tazze di caffè al giorno hanno ridotto del 14% il rischio di morte.

La credenza popolare che questa bevanda provochi un aumento del rischio cardiaco a causa dell’effetto stimolante della caffeina sembra non avere alcuna ragione di essere. Ecco perché gli specialisti non sconsigliano il suo consumo neanche ai pazienti ipertesi. La caffeina aumenta leggermente la frequenza cardiaca e può a volte aumentare la pressione sanguigna. Ma nonostante questo, non vi sono motivi concreti per cui una persona ipertesa, tenuta sotto controllo, non posa bere caffè. Qualsiasi soggetto iperteso o con una malattia cardiaca può assumere, in linea di principio, 3 o 4 tazze di caffè al giorno, dal momento che non è mai stato possibile dimostrare la sua natura dannosa in relazione alle malattie cardiovascolari.

Il limite da non oltrepassare è fissato a 4 tazze, oltre quella soglia il caffè può diventare dannoso ed aumenta il rischio di malattie cardiovascolari.

La ragione dei benefici

Lo studio condotto dal National Institute of Health (NIH) degli Stati Uniti non è l’unico ad aver rovesciato la convinzione che il consumo di caffè sia dannoso per la salute. Uno studio italiano pubblicato nel 2014 dal dottor Crippa ha calcolato la mortalità totale, quella cardiovascolare e quella per tumore in 997.464 soggetti stratificati per consumo di caffè.

I risultati mostrano che un consumo di 4 tazze si associa a ridotta mortalità per  tutte le cause, un consumo di 3 tazze si associa a ridotta mortalità cardiovascolare, mentre non si registrano associazioni di rilievo tra il consumo di caffè e l’incidenza di tumori.

Altri studi importanti su questo argomento sono quelli di Loefield e dei suoi collaboratori. In tali studi si conferma che i consumatori di caffè hanno una minore incidenza di patologie cardiovascolari, disturbi respiratori  e diabete.

Gli autori spiegano questi risultati con gli effetti anti infiammatori dei componenti minori del caffè (principalmente acidi clorogenici).

Effetti sull’incidenza del diabete di tipo 2

Numerose evidenze confermano il ruolo  protettivo del caffè nei confronti dello sviluppo del diabete di tipo 2. Secondo lo studio effettuato da Jiang et Al gli effetti protettivi del caffè sembrano essere dose dipendenti (una riduzione del rischio del 12% per ogni incremento del consumo di due tazze) più evidenti nei soggetti magri con indice di massa corporea minore di 25, nei non fumatori e nelle donne rispetto agli uomini.

Anche la correlazione tra il consumo di caffè e il rischio di tumori è stato affrontato in molte recenti metanalisi, che hanno escluso l’esistenza di correlazioni tra il consumo di caffè e il rischio di tumori in ogni sede.

Analizzando la correlazione tra il consumo di caffè e il rischio di tumori in sedi specifiche si osserva una significativa riduzione del rischio di tumori epatici (dell’ordine del 30% per livelli di consumo medi) e del cancro al colon retto (15%). Il consumo di caffè si assocerebbe anche ad una riduzione del rischio di tumori del cavo orale e della faringe, nonché dell’endometrio. Poiché questi effetti sono osservati anche per il consumo di caffè decaffeinato, gli effetti protettivi potrebbero ragionevolmente essere dovuti non alla caffeina, ma ai polifenoli oppure ai composti complessi antiossidanti.

Un saluto dalla Farmacia del Lido e buon caffè a tutti!

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